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Gaza. Israele ribadisce il no allo Stato palestinese prima che Netanyahu veda Biden

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AVVENIRE – Mentre non s’intravede via d’uscita dalla guerra a Gaza, la Knesset (il Parlamento israeliano) si è espressa ancora una volta contro la creazione di uno Stato palestinese. La risoluzione che condanna l’ipotesi della nascita della Palestina come Stato è stata votata sia dai partiti della coalizione del premier Benjamin Netanyahu sia da quelli di destra all’opposizione e ha avuto il sostegno del partito di Benny Gantz, che all’indomani del 7 ottobre era entrato nel governo di unità nazionale per uscirne sette mesi dopo in polemica con Netanyahu. Non si sono espressi contro la risoluzione neppure i liberali del partito Yesh Atid, guidato da Yair Lapid, che si sono limitati a uscire dall’Aula. Il testo della Risoluzione, passata con 68 voti a favore e 9 contrari (laburisti e partiti arabi), recita: “Uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”.

L’approvazione della Risoluzione – che stabilisce la sua “opposizione di principio” alla nascita di uno stato palestinese – è avvenuta a pochi giorni dalla partenza del premier Netanyahu che il 22 incontrerà il presidente Biden alla Casa Bianca e il 24 parlerà davanti al Congresso. Ed è nota la posizione della presidenza Usa a favore della creazione di uno stato palestinese all’interno dalla Soluzione a 2 Stati.

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