Attualità

Il Tar del Lazio Sospende il Decreto Anti-Cbd: Cosa Cambia Ora per la Cannabis Light

Spread the love

Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del Ministero della Salute che classificava il Cbd come sostanza stupefacente, limitando drasticamente la sua produzione e distribuzione. Questa decisione temporanea consente ai consumatori di continuare ad acquistare prodotti a base di Cbd, come creme, oli, alimenti, senza necessità di prescrizione medica. La sospensione del decreto è stata accolta favorevolmente dagli operatori del settore della cannabis light, che temevano gravi ripercussioni economiche.

Tuttavia, l’orizzonte normativo potrebbe cambiare drasticamente con il nuovo Ddl Sicurezza proposto dal Governo. Questo disegno di legge, se approvato, renderebbe illegale l’intera filiera della cannabis light, equiparandola alla cannabis tradizionale. La legge vieterebbe la vendita, distribuzione e lavorazione di infiorescenze di canapa e derivati, applicando sanzioni severissime per chi trasgredisce. La cannabis light, con un contenuto di Thc inferiore allo 0,2%, verrebbe così trattata come una sostanza stupefacente vera e propria.

Il settore della cannabis light, che in Italia genera circa 150 milioni di euro l’anno, rischia di essere gravemente danneggiato, con il rischio che il commercio finisca nelle mani della criminalità organizzata. Di fronte a questa prospettiva, molte aziende stanno pianificando ricorsi legali e atti di disobbedienza civile, continuando a vendere i loro prodotti in attesa di una decisione definitiva dei tribunali.

Prodotti come alimenti contenenti cannabis light, oli, creme, liquidi per sigarette elettroniche potrebbero sparire dal mercato se le nuove normative venissero approvate. La situazione rimane fluida e sarà fondamentale seguire i futuri sviluppi legali e politici che influenzeranno il destino del settore della cannabis light in Italia.

Matteo Martinelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *