Vigili del fuoco

Milano, l’«orizzonte verticale» dei vigili del fuoco e i nuovi grattacieli: «Palazzi sempre più alti, dobbiamo adeguarci»

Spread the love

CALOGERO TURTURICI

Lo skyline della città è in continua evoluzione. Sono cambiate le tipologie edilizie, ne abbiamo avuto una prova per esempio con la Torre dei Moro». Oltre che guardare avanti, il nuovo comandante dei vigili del fuoco Calogero Turturici lancia un’occhiata verso l’alto. Verso ciò che ci circonda: palazzi che «si sfidano» all’ultimo piano, grattacieli. La metropoli internazionale che cresce in verticale apre fronti di riflessione tra chi si occupa di sicurezza, di soccorsi.

«Dobbiamo interrogarci sulle nuove costruzioni, formandoci e addestrandoci sull’intervento in edifici alti — ha continuato ieri il comandante nel corso dell’incontro di presentazione —. Nuove tecnologie chiedono di rivedere alcune procedure. E su questo partiremo, di intesa con i gestori delle strutture più complesse, con dei piani precodificati in modo da migliorare la performance. L’Amministrazione centrale sta avviando una serie di centri di esercitazione. In questo momento c’è una forte ricerca sperimentale oltre che tecnologica. Come sugli schiumogeni, su strumenti meno impattanti a livello ambientale».

Turturici, 59 anni, nato ad Agrigento e laureato in Ingegneria elettronica, ha avuto incarichi nel comando della sua città, di Asti, Biella, Novara. È stato anche comandante provinciale di Bergamo e Bologna, dove coordinò i soccorsi nelle alluvioni in Emilia Romagna. È il successore di Nicola Micele, a sua volta nominato dirigente generale del Corpo nazionale. «La qualità di soccorso dei vigili del fuoco — ha sottolineato il nuovo numero uno dei pompieri di Milano — è riconosciuta a livello europeo. Abbiamo dei moduli di intervento di cui siamo coordinatori e Milano ovviamente è un fiore all’occhiello su cui però non dobbiamo cullarci». 

Così visione del futuro, ai cambiamenti, nuovi traguardi e attenzione al presente sono stati alcuni dei punti cardinali trasmessi da Turturici nell’incontro con la stampa nelle stanze della caserma di via Messina, fino all’anno scorso di proprietà della Città metropolitana, poi acquisita per 21 milioni di euro e ora nelle mani del Demanio. Tra l’attenzione al presente, il fatto che Milano abbia «un problema di turn over di personale, dovuto molto al costo della vita. Alcuni sono costretti ad andare via».

Ma negli obiettivi del nuovo capo dei vigili del fuoco l’attenzione va oltre la stessa metropoli. Analizza l’hinterland. Una su tutte, Rho. «Abbiamo un dato di fatto: ormai è una nuova città. Abbiamo un presidio che risale a quella zona come area industriale dismessa. Ora è un distaccamento piccolo con una sola partenza. Vogliamo chiederne la riqualificazione all’Amministrazione centrale».

Nei primi dieci mesi di quest’anno si sono verificati 2.894 incendi. Il dato è stato diffuso sempre nel corso dell’incontro di ieri. Le squadre uscite per domare roghi sono state 5.544, 10.150 quelle sui soccorsi a persone (categoria per cui gli interventi sono stati 7.860). Numeri tra i quali spiccano 2.435 episodi con danni da maltempo, sempre più frequenti per i cambiamenti climatici in atto, e 1.187 verifiche strutturali.

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_novembre_01/milano-l-orizzonte-verticale-dei-vigili-del-fuoco-e-i-nuovi-grattacieli-palazzi-sempre-piu-alti-dobbiamo-adeguarci-1525271f-adc9-4a3f-8072-990466124xlk.shtml

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *