Istigazione alla corruzione
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Avv. Marco Sicolo – L’istigazione alla corruzione è il reato contemplato dall’art. 322 del codice penale, che mira a punire chi crea i presupposti per realizzare un atto di corruzione.
Per comprendere appieno la portata dell’art. 322 c.p. è opportuno analizzare lo stesso nel quadro dell’intero complesso di norme che compongono il capo del codice penale in cui è inserito (dedicato ai delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione).
Come noto, l’impianto codicistico predisposto in tema di corruzione configura tale delitto come un reato a concorso necessario.
Infatti, se da un lato gli artt. 318 e 319 c.p. puniscono il pubblico ufficiale che riceve o accetta la promessa di denaro (o altra utilità), dall’altro l’art. 321 estende l’applicazione delle medesime pene anche al soggetto che ha dato o promesso quelle prestazioni.
Tale premessa, come vedremo meglio tra breve, ci consente di comprendere perché il legislatore, nel delineare la fattispecie dell’istigazione, precisi che tale reato si configura quando l’offerta o la promessa non sia accettata dal pubblico ufficiale.