Vigili del fuoco

In ricordo di mio padre – Allievo del 5° corso – agosto 1952 – Gli Allievi sono stati ricevuti in udienza a Castelgandolfo dal Santo Padre Pio XII.

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LIA ALBONICO – Pubblicato sul n- 110 del FARO

“Di gran cuore vi salutiamo diletti figli della Scuola Centrale Antincendi.

Voi sapete che la vostra professione esige una profonda e vasta preparazione nella prevenzione e nello spegnimento del fuoco, nei metodi di salvamento e di sanità.

Essa presuppone anche speciali qualità personali: si richiedono uomini forti con nervi sani, buoni ginnasti che mantengano il loro corpo in severa disciplina. Uomini tali per i quali, anche in ardui esercizi fisici e militari, si possa avere fiducia in loro, uomini con chiara veduta, presenza di animo, prontezza di azione, uomini pieni di coraggio e presti ai più audaci sentimenti.

Tutto ciò auguriamo a voi e speriamo in un felice esito delle vostre future prove. Ma se dobbiamo darvi anche un insegnamento per la vostra vita, vorremmo raccomandarvi specialmente due punti:

1 – Date al vostro servizio un senso sociale. Questo senso esso lo ha per se stesso, come poche altre professioni; esso vi obbliga a soccorrere le persone in pericolo, a salvare dalla distruttrice violenza del fuoco anche le loro case e i loro beni.

Importa, dunque, che vi lasciate condurre nell’opera vostra da questo senso e da questo ideale: aiuto al prossimo anche principalmente per amore di Cristo.

2 –Siate uomini religiosi! La vostra professione è di quelle il cui esercizio se non sempre tuttavia non di rado è congiunta con gravi pericoli. Credete dunque in Dio e confidate in Lui. Camminate alla divina presenza e non dimenticate di pregare ogni giorno.

La provvidenza e la grazia divina facciano di voi al tempo stesso veri Cristiani e validi Vigili, su cui la Stato, la città ed il popolo possano affidarsi”.

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