“A Quargnento nessuna colpa dei pompieri, incomprensibile parlare di imprudenza” Le reazioni alla motivazione della sentenza di condanna a 4 anni per lesioni dei coniugi Vincenti
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10:10ALESSANDRIA. «È incomprensibile che si parli di “imprudenza” quando quella notte ci fu un lavoro encomiabile dei vigili del fuoco». È il commento del procuratore Enrico Cieri alla sentenza con cui il gup Paolo Bargero ha condannato Gianni Vincenti e Antonella Patrucco a 4 anni lo scorso 23 luglio, per i reati minori nella strage di Quargnento: truffa all’assicurazione, crollo della palazzina e il ferimento di tre soccorritori. Per la morte dei tre pompieri, il processo per omicidio volontario tornerà invece in aula l 14 dicembre.
Nelle 36 pagine del Gup il passaggio sull’«imprudenza» dei soccorritori, in particolare dal caposquadra dei vigili del fuoco Giuliano Dodero, ferito la notte dell’esplosione, è quello che ha sollevato più polemiche. Dodero, scrive il gup, «nonostante avesse constatato che l’edificio già interessato dalla prima esplosione aveva le grate tagliate, esattamente come l’edificio ancora non esploso, e nonostante fosse stato informato dai carabinieri del fatto che gli immobili erano disabitati, ha dato disposizione ai membri della sua squadra di avvicinarsi e di farvi ingresso, in tale modo contribuendo in maniera imprudente) al verificarsi dell’evento lesivo».