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Il Papa impone ai dirigenti del Vaticano di firmare una dichiarazione anti corruzione

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it.aleteia.org – urly.it/3crf-

Nuovo “Motu proprio” del pontefice sulla trasparenza. Per lavorare in Vaticano, cardinali, funzionari e amministrativi devono attestare di essere estranei ad alcune pratiche finanziarie “perverse”. E’ anche vietato accettare regali di valore superiore a 40 euro

Una nuova legge contro la corruzione in Vaticano: l’ha aggiunta Papa Francesco con il Motu proprio sulle “disposizioni sulla trasparenza nella gestione della finanza pubblica”. Perchè è così importante questo nuovo provvedimento del Papa?

Scrive Vatican News (29 aprile)che il pontefice «richiede a tutti i livelli dirigenziali della Santa Sede, e a tutti coloro che svolgono funzioni di amministrazione attiva, funzioni giurisdizionali o di controllo, di firmare una dichiarazione assicurando di:

1) non aver riportato condanne definitive.

2) non essere sottoposti a processi penali pendenti o a indagini per corruzione, frode, terrorismo, riciclaggio, sfruttamento dei minori, evasione fiscale.

3) non detenere contanti o investimenti in paesi ad alto rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, in paradisi fiscali o partecipazioni in aziende che operino contro la Dottrina sociale della Chiesa».

La Santa Sede, nell’aderire alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (Convenzione di Merida), si legge nel testo del Motu proprio, ha deciso di conformarsi alle migliori pratiche per prevenire e contrastare la corruzione nelle sue diverse forme. 

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