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L’insegnante è pubblico ufficiale: carcere per il genitore che lo minaccia per i voti del figlio

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studiocataldi.it

Annamaria Villafrate | Per la Cassazione scatta il carcere per chi minaccia un insegnante per condizionarne il giudizio su un alunno. Il docente è pubblico ufficiale tutelato dall’art. 336 c.p.

Per la Cassazione, come chiarito nell’ordinanza n. 14958/2021 (sotto allegata), commette reato di violenza o minaccia ai danni di un pubblico ufficiale chi rivolge parole intimidatorie a un insegnante per condizionarne il giudizio nei confronti di un alunno. Ma perché gli Ermellini si sono pronunciati in questo modo? Ripercorriamo insieme i fatti e la vicenda processuale.

Il giudice dell’impugnazione conferma la condanna di primo grado dell’imputato per il reato di cui all’art. 336 c.p. “Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale” alla pena di sei mesi di reclusione.

Ricordiamo che questa norma dispone che: “1.Chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, o ad omettere un atto dell’ufficio o del servizio, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. 2. La pena è della reclusione fino a tre anni, se il fatto è commesso per costringere alcuna delle persone anzidette a compiere un atto del proprio ufficio o servizio, o per influire, comunque, su di essa.”

Fonte: L’insegnante è pubblico ufficiale: carcere per il genitore che lo minaccia per i voti del figliohttps://www.studiocataldi.it/articoli/41889-l-insegnante-e-pubblico-ufficiale-carcere-per-il-genitore-che-lo-minaccia-per-i-voti-del-figlio.asp#ixzz6vQcxo8eQ
(www.StudioCataldi.it)



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