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VALLE D’AOSTA: sogni estivi tra natura, benessere e storia

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FRANCESCA SIRIGNANI

Se in inverno a prendere il sopravvento è, come si può facilmente immaginare, la neve, l’estate è la stagione ideale per altri sport, praticabili all’aperto, così da tenersi in forma e riconciliarsi anche con la natura.

Sarà, quindi, un’estate molto speciale quella che ci attende. Un’estate in cui il desiderio di ritrovare se stessi, di recuperare energie positive e ristabilire un contatto con la natura guiderà la scelta delle nostre mete di vacanza. La montagna è, sicuramente, il luogo ideale per un “recharge” post-Covid: paesaggi rigeneranti, aria pulita, boschi, prati, laghi e cascate sono gli scenari perfetti per ritrovare il proprio benessere psico-fisico e allontanare lo stress degli ultimi mesi.

Se si sta pensando ad una vacanza a totale relax, in Valle d’Aosta si può trovare la soluzione giusta. Nonostante le sue dimensioni esigue, il luogo è incredibilmente ricco di opportunità e di attrazioni, a partire dai paesaggi mozzafiato tra valli incantate e le vette più rinomate o anche per i caratteristici borghi medievali ricchi di storia, di cultura e di arte.

I bambini, in particolare, amano la natura e ne hanno bisogno. In Valle D’aosta, le vacanze per famiglie sono l’ideale: fuori all’aria aperta, alla ricerca di nuove esperienze per vivere fantastiche escursioni, tour alla scoperta del territorio, cascine e parchi zoologici, storie e luoghi segreti, centri gioco e per il tempo libero, biotopi e laghi di montagna, parchi avventura. Nella magnifica natura della Valle D’Aosta, ogni giorno è diverso dall’altro.

Le montagne più imponenti d’Europa fanno da sfondo a paesi e pascoli. In Valle d’Aosta si trovano ben sei vette che superano i quattro mila metri di altitudine: il Gran Paradiso, il Dente del Gigante, il Grandes Jorasses, il Cervino, il Monte Rosa e il Monte Bianco (la vetta più alta d’Europa).

In generale, sebbene sia la regione più piccola d’Italia, la Valle d’Aosta offre, ai turisti, un patrimonio ricchissimo, sia dal punto di vista culturale che da quello naturalistico. È una terra che mantiene vive le proprie tradizioni, le produzioni enogastronomiche locali e le sagre millenarie, esaltando – allo stesso tempo – una natura strepitosa puntellata da castelli.

In questa regione,  storia e arte sorprendono con una straordinaria concentrazione di testimonianze del passato: monumenti megalitici preistorici, importanti tracce della romanità, oltre 100 tra castelli medioevali, torri e fortezze più volte trasformati nel tempo fino a diventare residenze rinascimentali, chiese romaniche e barocche. Una grande ricchezza culturale cui contribuiscono tradizioni ancora vive, artigianato e gastronomia, e il bilinguismo — italiano e francese — di gran parte dei suoi abitanti.

L’impero romano dal 25 a.C. ha lasciato la sua impronta sul territorio e il contrasto tra rovine antiche e montagne innevate è davvero unico.  Ci sono, anche, musei,  chiese e i borghi medievali, di cui la regione è ricca, da scoprire poco alla volta, concedendosi, di tanto in tanto, una sosta golosa per gustare i sapori genuini e tipici della montagna, tra corpose fondute e raclette per concludere con un buon caffè valdostano, cocktail bollente di caffè, grappa, cognac, scorza di limone, zucchero e spezie.

La Valle d’ Aosta è, quindi, la valle dei castelli e tra questi è bene ricordare il castello di Fénis. Sede di rappresentanza della più importante famiglia della Valle d’Aosta, i Challant, il castello di Fénis coniuga le peculiarità della fortificazione ai tratti distintivi della residenza signorile. L’edificio presenta infatti un imponente apparato difensivo accanto ad eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio della nobile casata.

Visitando il castello è inevitabile immedesimarsi nella quotidianità di una dama o di un cavaliere del Medioevo: superata la doppia cinta muraria con torrette munite di caditoie e feritoie, si entra in una residenza raffinata, emblema del potere dei suoi proprietari, disseminata di pregevoli affreschi quattrocenteschi, grandi camini, scaloni monumentali e singolari simboli.

L’alpeggio è, invece ancora oggi, un elemento fondamentale dell’agricoltura valdostana dove l’allevamento, connesso all’estivazione, era la principale attività. Costituiva pertanto una realtà ben nota a tutti i membri della comunità e, come tale, per niente predisposto a essere considerato un luogo magico. In autunno, la baita è frequentata solo dai cacciatori sorpresi dal cattivo tempo o dal calar della notte, più raramente dai viaggiatori che si sono persi.

Decisamente interessante la Fontina d’alpeggio, per le eccellenti caratteristiche aromatiche. La Fontina è dunque figlia dell’alta montagna, dell’alpeggio e ha preso il nome da nobili casati e ricorrenti toponimi della Valle d’Aosta. Fontina, una parola ricca di storia, un nome che oggi garantisce a livello europeo il rispetto di rigorose norme di produzione e consente di mantenere la specificità e le qualità organolettiche del prodotto, così come la secolare tradizione da cui deriva.

Un viaggio in Valle d’Aosta è, anche, all’insegna del benessere che può iniziare dalle terme di Pré-Saint-Didier, nell’area turistica del Monte Bianco, per proseguire nell’area turistica della Valle Centrale e Mont-Avic dove sorgono le storiche terme di Saint-Vincent oppure, nell’area turistica Monte Rosa, dove la struttura Monterosa terme di Champoluc regala squarci panoramici indimenticabili.

Questo è il momento di trascorrere le vacanze nel nostro “Bel Paese”, le vacanze della rinascita, le vacanze della riscoperta, soprattutto di quella splendida regione come la Valle D’Aosta: piccola di dimensione ma grande nel cuore dei suoi abitanti.

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