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Intervista a Liberato Mirenna: da maestro pluripremiato di arti marziali ad organizzatore di Eventi internazionali

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LIBERATO MIRENNA

Maestro pluripremiato di arti marziali, profondo conoscitore della cultura orientale, impegnato nella società civile, diversi progetti come imprenditore.

Chi è Liberato Mirenna?

Innanzitutto, è una persona che ha dedicato la sua vita alle arti marziali. Ho iniziato a praticare il kung fu a 9 anni, studiando per 20 anni sotto la guida di uno dei più grandi maestri al mondo, arrivando a  specializzarmi presso l’Università di Arti Marziali a Pechino. Ho diffuso il kung fu a Roma e in Italia facendomi conoscere a livello internazionale grazie ai tanti campionati vinti e alle apparizioni televisive nei programmi più famosi. Sono stato uno degli atleti più premiati negli anni ’70 e ho aperto a Roma l’Università delle Arti Marziali conosciuta anche per spettacoli teatrali e manifestazioni sportive.

Qual è il percorso che ti ha portato dallo sport all’imprenditoria e all’organizzazione di eventi che hanno avuto un successo di pubblico straordinario?

Sono arrivato dalla Sicilia a Roma ancora bambino. Mi sono adattato fin da subito cercando un lavoro per sopravvivere. Ho iniziato facendo il venditore ambulante fino a quando, a soli 16 anni, sono diventato il Presidente di un’Associazione di ambulanti del centro storico. A 20 anni mi sono dedicato al progetto di mettere insieme i guardia macchine autorizzati. Sono riuscito a riunirli e fargli ottenere dal 1992 le licenze per gestire i parcheggi di vari Municipi di Roma. Qui nasce la mia attività imprenditoriale. Oggi sono Presidente di una realtà associativa, l’AGA, affermata e riconosciuta sul territorio.

Quello dei parcheggiatori abusivi è un problema spinoso per Roma. E’ una via per risolverlo in maniera virtuosa?

Il Comune di Roma rilascia ai Guardia Macchine delle concessioni per svolgere questa professione nella legalità. E’ una figura professionale che grazie alla mia Associazione si sta facendo avanti. E’ un modo per combattere l’abusivismo. A breve a Roma in vari Municipi saranno presenti queste figure autorizzate.

L’EUR è un quartiere che ti ha già visto protagonista di manifestazioni di successo. E’ uno dei quadranti professionali e commerciali più importanti della città, che però fino ad ora sembra avere disatteso molte promesse. Ci sono iniziative di rilancio che ti riguardano direttamente?

L’EUR è un territorio dal potenziale enorme dal punto di vista commerciale e culturale. Ma sembra che non gli sia mai stata prestata l’attenzione che merita. Come organizzatore ho promosso Eventi internazionali che hanno avuto un successo straordinario. Basti pensare ad Expo d’Oriente o Expo Cina.  Quando si organizza un grande evento c’é sempre molta partecipazione perché la gente ha voglia di condividere, di aggregarsi. Con il Festival dello Sport  ho portato all’EUR 8.000 atleti in 3 giorni, campioni di tutte le specialità. Con manifestazioni del genere ne beneficiano tutti. Il tessuto commerciale in primis. A Settembre partirò con un progetto ambizioso: la Pro Loco EUR. Aggregheremo associazioni sportive e culturali. Uniti in squadra promuoveremo il territorio attraverso manifestazioni ed eventi. Sarà un’occasione di rilancio. Uniremo operatori commerciali, palestre, associazioni sportive e culturali. Faremo conoscere meglio il quartiere a chi già ci vive e lo promuoveremo in Italia e all’Estero. Lo merita. Ne abbiamo tutti bisogno.

Tornando allo sport. Ci sono altri tuoi progetti speciali?

Il mondo sportivo è alla base della mia vita. Sono un appassionato di tutti gli sport, non solo di arti marziali. Sto per lanciare una rivista che si chiamerà Sport Experience Magazine. Si confronterà con le realtà sportive di tutti i settori, trattando dagli sport minori a quelli più importanti. Farà conoscere ogni disciplina non solo dal punto di vista del benessere fisico ma anche da quello culturale. Cercheremo di promuovere questo settore dandogli la visibilità di cui ha bisogno. Con la pandemia abbiamo perso tante palestre e centri sportivi che non hanno resistito all’onda d’urto della crisi. Attraverso questa rivista voglio riaccendere la luce su questo mondo e dare la possibilità a tutti coloro che hanno perso la speranza di recuperare gli stimoli giusti per ripartire.  

Il tuo è davvero un percorso pieno di progetti e iniziative. Che parte ha avuto il Faro in tutto questo?

Il Faro per me è stato fondamentale per far conoscere il Festival d’Oriente. Con Valentina Tacchi è nata anche una grande amicizia. E’ una collaborazione che ci vedrà vicini anche nei prossimi eventi con l’energia che solo il Faro sa esprimere. Faremo conoscere le tante sfaccettature del nostro territorio. Giuseppe Rotundo

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