Come sta l’Italia dopo la pandemia, la visione del Forum Disuguaglianze
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A proposito di questo, parliamo con Andrea Morniroli, socio e amministratore della cooperativa sociale Dedalus di Napoli e coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità.
Dott. Morniroli, in base alla vostra osservazione che cosa è cambiato sul piano sociale in Italia con la pandemia?
“Va subito detto che ha solo amplificato quello che già c’era. Lo ha reso evidente e contemporaneamente lo ha addensato e allargato. Ci ha costretto alla consapevolezza di quello che già prima non andava.
Così è stato pre le disuguaglianze che già prima della crisi erano dure e che non sono il prezzo inevitabile da pagare alla sviluppo, come sostengono molti, ma conseguenza di tre principali fattori: il sistematico smantellamento dei diritti e delle tutele del lavoro (la perdita di potere del lavoro); un’inversione a U delle politiche pubbliche, che da tempo hanno disinvestito sulle politiche di welfare per arginare l’impoverimento; il cambiamento del senso comune, dove il problema non è più stato la povertà ma come trattare i poveri. Trovo a questo proposito inaccettabile l’attuale dibattito sul reddito di emergenza: è passata l’idea che chi è povero lo è per colpa sua e questa è un’accezione ormai presente anche nelle sinistre, che sembrano aver dimenticato che ‘la povertà non è mai condizione volontaria’”.